Mostra maschereMaschere e Riti dei Carnevali Arcaici del Veneto e Dolomiti. Aperta anche la sezione Maschere popolari trevigiane tra Ottocento e Novecento
Aperta dal 15 ottobre, alla Case Piavone la mostra etnografica Maschere e Riti dei Carnevali Arcaici del Veneto e Dolomiti allestita dal curatore Gianluigi Secco storico esperto di cultura e tradizioni popolari. Presente, inoltre, la sezione Maschere popolari trevigiane tra Ottocento e Novecento ideata e organizzata dal Gruppo Folcloristico Trevigiano e dall'etnolinguista Emanuele Bellò.
Il Carnevale rappresenta da sempre una festa del popolo. Lo stesso mascherarsi rappresenta l'espediente per allontanarsi dal quotidiano, per abbandonare temporaneamente il proprio ruolo sociale e formale. I festeggiamenti si sviluppano perlopiù in pubbliche sfilate in cui regnano elementi giocosi e fantasiosi. Partecipare significa entrare nello spirito del grande rito. Non a caso, la simbologia e la struttura dei vecchi carnevali, in alcune zone del Veneto sono ricche di immagini augurali di abbondanza e fertilità. Ora, a disposizione del pubblico una mostra dedicata alle tradizioni e alla cultura veneta nello spirito che ha sempre contraddistinto lattività del Museo Etnografico Case Piavone della Provincia di Treviso che lo gestisce in collaborazione con il Gruppo Folcloristico. Maschere e riti dei carnevali arcaici del Veneto e Dolomiti, vuole essere un ponte di collegamento con il passato rituale, mai sopito nella nostra tradizione, anzi semmai rinnovato negli anni, anche a beneficio delle nuove generazioni, perché sicuramente il Carnevale rappresenta una delle sue maggiori e più sentite manifestazioni ha dichiarato il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro. La Mostra Maschere e Riti dei Carnevali Arcaici del Veneto & Dolomiti ben si inserisce nel calendario eventistico del Museo Etnografico Provinciale che, fin dall'origine, è stato individuato come sede ideale in grado di garantire la conservazione e il deposito delle testimonianze materiali e immateriali dell'uomo e configurandosi, nel contempo, come un laboratorio di ricerca e di divulgazione di studi e ricerche, ha aggiunto il vice presidente della Provincia di Treviso, Floriano Zambon. A presentare la mostra il curatore Gianluigi Secco "La simbologia e la struttura nei carnevali arcaici, ma di fatto, in alcune aree montane, ancora vivi ed autentici, sono molto forti e sono funzionali all'augurio di un anno fertile. Il significato propiziatorio originale coinvolgeva e impegnava l'intera collettività. Il carnevale rappresentava la vita e l'arrivo dei morti che vogliono dimostrare di essere vivi, quindi testimoniano la vita eterna".
La mostra è visitabile dal giovedì alla domenica, ore 9.30 -12.30 , 15 - 18.30 fino ad agosto 2013. Ingresso libero. Treviso,
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